Parla il procuratore di Cremona Roberto De Martino delle indagini da lui condotte riguardo lo scandalo del calcio sommesse
CALCIO SCOMMESSE DE MARTINO / CREMONA – Ha parlato il procuratore di Cremona Roberto De Martino riguardo lo scandalo del calcio scommesse. Le indagini stanno portando a galla un giro di scommesse che potrebbe coinvolgere anche la serie A. La gravità delle implicazioni anche per la serie maggiore è percepita dagli stessi imputati tanto che il pm non esita a definirla “omertà” tra i calciatori non appena essa viene anche solo nominata: “Ogni volta che viene sfiorata (la Serie A, ndr) avverto sia una maggiore omertà dei calciatori sia una levata di scudi da parte di tutti. C’è disagio e la A sembra innominabile. Mi lascia perplesso che della B e della Lega Pro si possa dire tutto, mentre dalla A…“. Eppure il coinvolgimento anche di alcune partite della serie A è dato quasi per scontato dal procuratore: “Ci troviamo di fronte a sette, otto, dieci partite di serie A che rimarranno almeno con degli interrogativi pesantissimi. Alcune le ha indicate Gervasoni, altre i “collaboratori” in Finlandia e in Germania, altre gli zingari… è impossibile che parlino tutti a vanvera“. Non nega le indiscubili difficoltà di cui è costellata l’inchiesta oltre al fatto che, come afferma con una punta di amarezza: “Questa non è un’inchiesta in cui dici “se viene fuori tutto mettiamo tutti in galera”, sarebbe bello chiarire ogni aspetto e riaprtire da zero, con un calcio pulito“.
Infine un commento su Gervasoni, quello che è stato definito il grande pentito: “Secondo me Gervasoni ha detto la metà di quello che poteva dire. Ha assunto un atteggiamento di collaborazione, ma di Doni ha parlato solo quando gli è stato comunicato che l’atalantino aveva parlato di lui“.
Sara Mascigrande