CALCIOSCOMMESSE STAGLIANO LAZIO E GENOA POTREBBERO RISPONDERE DI RESPONSABILITA’ OGGETTIVA / WEB – Mario Stagliano, ex vice capo dell’ufficio indagini della Figc, ha rilasciato alcune dichiarazioni, ad una nota emittente radiofonica, sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sulle scommesse calcistiche. Ecco le sue parole:
Che idea si e’ fatto sulle notizie uscite negli ultimi giorni?
Se fosse accertato che alcuni tesserati scommettono su partite di campionato, il tesserato anderebbe incontro a sanzioni insieme alla sua societa’ di appartenenza. Il calcio si dovrebbe dotare di anticorpi possenti per poter fronteggiare questa situazione
Che tipo di anticorpi?
Si continuano ad adottare normative spesso inapplicabili e questo non va bene. Per questo penso che debbano essere coinvolte tutte le persone che lavorano nel calcio perche’ solo insieme si puo’ tirare fuori una normativa che puo’ prevenire e non curare. Il danno si produce andando a coinvolgere l’affetto che i tifosi nutrono per questo sport.
Ma in concreto quali dovrebbero essere le prime cose da fare?
La prima cosa, coinvolgendo l’Associazione italiana calciatori, dovrebbe essere quella di andare ad imporre nei contratti l’obbligo di far sottoscrivere ai calciatori un codice etico. Bisogna incidere pesantemente sugli ingaggi dei calciatori che commettono irregolarita’, bisognerebbe toccare queste persone nel portafoglio. Dopodiche’ chi scommette dovrebbe essere radiato perche’ non in grado di autogestirsi. La societa’ dovrebbe essere sempre chiamata a rispondere ad una penalizazzione nel campionato di appartenenza.
Che ruolo dovrebbero avere i provider di scommesse?
Parlo a livello strettamente personale, nel 2006 la Snai ci informava nel momento in cui ci fosse una segnalazione di una partita con flusso di gioco anomalo. Per Atalanta-Pistoiese, che e’ la madre di tutte queste vicende, la denuncia parti’ proprio dalla Snai quando ci segnalo’ che uno scommettitore punto’ 1 milione di euro. Devo presumere che tutto cio’ si verifichi anche oggi.
Sulle possibili penalizzazioni per Lazio, Genoa e Lecce.
Ove fosse accertato che effettivamente ci sono stati tesserati della Lazio o del Genoa che, in qualche modo, hanno compromesso alcune partite, le societa’ sarebbero chiamate a rispondere di responsabilita’ oggettiva. Molti si chiedono come una societa’ possa controllare un proprio tesserato che dal pc di casa si mette a scommettere, ma su questo ha da sempre risposto la giustizia sportiva affermando che la responsabilita’ oggettiva e’l’unica via da perseguire. Stesso discorso sulla responabilita’ presunta, pur non essendo dimostrato chi ha creato l’evento fraudolento, in ogni caso e’ la società che ne deve rispondere.
Marco Pennacchia
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