La vittoria di Bologna ha mostrato una squadra in crescita anche nel reparto difensivo. Luis Enrique, che dopo Firenze sembrava in bilico, puo’ godersi il Natale
ROMA ORA IL NATALE E’ PIU’ SERENO / WEB – Quella domenica pomeriggio caratterizzata da un’acquazzone e da una Roma costretta a giocare in otto, sembra distante anni luce. Invece sono passati soltanto venti giorni. Si e’ trattato forse del punto piu’ basso nella storia di questa compagine appena nata. E’ sembrato quasi un punto di non ritorno: Luis Enrique ha anche pensato di dimettersi. La sensazione e’ stata che qualcosa si fosse rotto tra il tecnico e la dirigenza, ma anche nello spogliatoio stesso. Sembrava essere arrivata la parola ”fine”. Non e’ stato cosi’, anzi, la partita del Franchi puo’ essere vista come un inizio. La Roma, contro la Juventus, ha ritrovato la voglia di combattere: ha anche rischiato di infliggere la prima sconfitta in campionato alla squadra di Conte e non avrebbe rubato nulla. A Napoli, c’e’ stata anche un po’ di fortuna, e’ vero, ma la prestazione e’ stata al di sopra delle righe e, malgrado le assenze, la squadra ha vinto su un campo molto difficile. Taddei e Rosi hanno sofferto un po’ e la difesa, a volte, e’ apparsa in affanno. Forse e’ l’unica cosa che si puo’ rimproverare alla Roma vista al San Paolo. Con il Bologna anche questo difetto e’ scomparso: la squadra ha dominato ed avrebbe potuto tranquillamente segnare altri gol. Ma c’e’ una cosa da evidenziare: Luis Enrique sta finalmente trovando dei punti fermi, o meglio, sta capendo la loro importanza. Parliamo di giocatori come De Rossi, Totti e Taddei. E perche’ non citare i meriti di un ritrovato Juan e di un Heinze in grande forma? Le occasioni davanti alla porta sono sempre piu’ numerose, le verticalizzazioni, prima assenti, ora funzionano a dovere. Insomma, il tecnico asturiano ha provato davvero cosa significhi essere a Roma: un momento si e’ sull’orlo di un precipizio, un attimo dopo si diventa eroi. Si puo’ essere d’accordo o non d’accordo con lui, ma la forza d’animo mostrata in queste settimane e’ da lodare. Non si sa cosa diventera’ la sua Roma, dove potra’ arrivare. Di certo c’e’ soltanto una cosa: Luis Enrique puo’ godersi il panettone. Molti pensavano che non lo avrebbe nemmeno assaggiato.
Marco Pennacchia