NAPOLI ROMA GIALLOROSSI SPETTACOLO AL SAN PAOLO / NAPOLI – La ripresa inizia con il forcing del Napoli, che sembra essere entrato in campo molto pimpante. Al 4′, Rosi commette fallo su Zuniga al limite dell’area e viene ammonito. Sul pallone va Lavezzi ma, sugli sviluppi del calcio di punizione, nulla di fatto. Al nono minuto e’ proprio il centrocampista argentino che, solo davanti a Stekelenburg, fallisce un’occasione clamorosa non riuscendo a concludere in rete una palla piovuta in area di rigore dalle retrovie. Forse e’ un segnale perche’ el pocho, un minuto dopo, viene sostituito da Goran Pandev. Sembra il momento piu’ difficile per la Roma, costretta alle corde da un ottimo Napoli ma al 13′, la squadra di Luis Enrique trova il raddoppio. L’azione parte dal capitano che, dalla destra, crossa al centro dell’area: De Sanctis non esce e Osvaldo lo brucia. E’ il 2 a 0 per i giallorossi. Gli azzurri non perdono pero’ le speranze e continuano a giocare con orgoglio: al 19′ e’ il solito Hamsik ad impegnare il portiere olandese della Roma in una parata che devia la palla in calcio d’angolo. Il Napoli, subito dopo effettua un cambio: Mascara prende il posto di Gargano. Cinque minuti dopo, altre due sostituzioni: Luis Enrique fa entrare Bojan al posto di Lamela mentre Mazzarri sostituisce Campagnaro con Dossena. In questa fase la Roma mostra una buona personalita’ e legittima il suo vantaggio, sfiorando il gol prima con Taddei, poi con un’azione corale terminata sul fondo. Al 34′, Perrotta prende il posto di Greco: ancora una volta buona la prova del centrocampista romano. Tre minuti dopo il Napoli accorcia le distanze: dopo un’azione prolungata nell’area di rigore giallorossa, il diagonale di Hamsik non lascia scampo a Stekelenburg. La partita e’ riaperta e la Roma sembra accusare il colpo: la squadra si chiude e non riesce a ripartire. Al 43′, esce il capitano per lasciare il posto al giovane Viviani. I minuti finali sono pieni di emozioni: al 44′ gol annullato a Pandev per evidente posizione di fuorigioco di Cavani ma, sessanta secondi dopo, e’ Simplicio, con la complicita’ di Cannavaro a chiudere la partita. Il recupero e’ di cinque minuti: troppo pochi per le speranze partenopee. Osvaldo addirittura fallisce il 4 a 1. Lo spettacolo al San Paolo si chiude ma, dietro il sipario, Luis Enrique ora puo’ sorridere davvero.
Marco Pennacchia
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