La societa’ ha un monte ingaggi di 73 milioni di euro, troppi secondo la nuova dirigenza. Si dovra’ operare in uscita
A.S. ROMA INGAGGI TROPPO ALTI / ROMA – Tutti ricorderanno il momento in cui Thomas DiBenedetto e’ divenuto il presidente della Roma. La nuova squadra a stelle e strisce ha fatto subito sognare la piazza. Si erano fatti grandi nomi: si parlava di Buffon, tanto per fare un esempio. E che dire del possibile allenatore? Si erano tirati in ballo addiritura Guardiola e Mourinho. Insomma, c’era chi pensava che questa nuova Roma americana avrebbe ricalcato le orme di quella di Capello: quasi imbattibile in tutti i settori del campo, competitiva in Italia ed in Europa. Gia’ da quest’esate, queste prospettive hanno iniziato a rivelarsi eccessive. Ora, pero’, c’e’ un altro aspetto su cui riflettere: quello economico. Quello, infatti, che ci si attendeva da questa nuova dirigenza era una maggiore garanzia in quel senso. Invece, la campagna acquisti estiva e le notizie di questi ultimi giorni, fanno capire che forse tutti quei soldi che la gente si aspettava dagli americani non ci sono davvero. La Roma ha un monte ingaggi di 73 milioni, troppi per le esigenze attuali. Come fare allora? Si deve operare sul mercato in uscita. I primi a partire potrebbero essere Cicinho e Cassetti: farebbero risparmiare 3 milioni di euro. Le cessioni di giocatori come Juan, Borriello e Pizarro, un tempo considerati incedibili, aiuterebbero ulteriormente le casse della Roma. Insomma, i giallorossi potrebbero diventare i protagonisti del prossimo mercato, non tanto di quello in entrata ma di quello in uscita.
Marco Pennacchia